Girovagando nel web mi sono imbattuta
in questo disegno che ho scoperto essere di Leonardo da Vinci. Dato
che quest'uomo pare abbia fatto delle cose carine ;-), sono andata
alla ricerca di qualche informazione circa l'origine di questo
disegno e qui riassumo brevemente ciò che ho trovato.
E' il 1482 quando Ludovico Sforza detto il Moro da l'incarico a Leonardo di progettare una scultura equestre in onore
di suo padre Francesco .
Francesco Sforza, duca di Milano, fu il
primo duca della dinastia degli Sforza.
Ricordato nella storia come un grande condottiero e abile
politico, un uomo astuto che eccelleva nelle operazioni militari
dimostrando tutto il suo ardore e carisma.
Il Da Vinci, voleva realizzare la più
grande statua equestre del mondo, un'impresa colossale non solo per
le dimensioni ma anche per la struttura in quanto intendeva rappresentare un cavallo
nell'atto di impennarsi e di abbattersi sul nemico.
Leonardo quindi
cominciò a studiare tutti i dettagli anatomici del cavallo, la sua
muscolatura, le proporzioni e passò moltissimo tempo a progettare e
calcolare questa gigantesca opera riportando il risultato di questi
studi su schizzi.
Il primo progetto ultimato del cavallo
rampante risultava difficilmente attuabile per problemi di
equilibratura quindi mise a punto un nuovo progetto che raffigurava
il cavallo al passo, appoggiato su tre gambe.
L'artista, nel 1491, riuscì a creare un modello del cavallo in creta. Per l'opera definitiva,
alta oltre sette metri, sarebbero state necessarie circa 100
tonnellate di bronzo. Purtroppo però gli eventi del tempo impedirono
il completamento della statua, i francesi invasero Milano e Leonardo
fu costretto a scappare abbandonando il suo progetto. Il bronzo
destinato all'opera fu utilizzato per costruire i cannoni per
difendere la città lombarda e il prototipo in creta andò distrutto.
Nel 1519 Leonardo muore esprimendo il
suo rammarico per non aver mai terminato la sua statua equestre.
Dopo oltre quattro secoli, nel 1977, il
sogno incompiuto di Leonardo diventa il sogno dell'erede di un
impero d'acciaio degli Stati Uniti il sig. Charles Dent. Il suo
obiettivo era di realizzare la scultura in bronzo e di regalare il
cavallo agli italiani per l'anniversario dei 500 anni della
distruzione del modello. Dent muore nel 1994 anche lui prima di poter
vedere coronato il suo sogno. Il progetto viene poi adottato da un
altro americano, Hank Meijer, che commissiona l'opera a Nina Akamu,
45enne, scultrice e pittrice specializzata in rappresentazioni
figurative e di animali.
Cominciano così i processi di fusione e montaggio degli oltre
settanta pezzi che costituiscono la scultura finale e finalmente nel
1999 il sogno di Leonardo si concretizza.
Costata sei milioni di dollari, la statua fu donata alla città di
Milano e collocata all'ingresso dell'ippodromo
di San Siro.
Una replica in scala ridotta (2,5 m) fu donata nel 2001 alla città
di Vinci, a 30 km da Firenze, e situata in piazza della Libertà.
Da notizie riportate dai giornali, si legge che il “Cavallo di
Leonardo” potrebbe diventare un simbolo dell'Expo 2015. Ci sarebbe
infatti l'intenzione di trasferire la statua donata alla città
toscana nel sito espositivo dell'Expo per dare maggiore visibilità e
onore a questa opera di grandissimo valore artistico, un gioiello del
grande patrimonio culturale italiano.
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